Inarrestabile voglia di spiccare il volo.

Dispiegarle e sentirle frresche, leggere, inarrestabili.
Sentirsi completi come se il proprio corpo fosse per la prima volta forte, pronto.
Chiudere gli occhi e con una spinta abbandonare il suolo che ci ha nutriti con il fiele.
Terra arida, terra meschina.
Aprire gli occhi e perdersi nell'infinito.
Sono io per la prima volta.
Questo è il mio posto.
Il vento sferzante mi frusta sul viso.
Le mie membra hanno perso la vecchia pesantezza tipica della carne morta, inutile.
Adesso essa è trasperente, sfuggente, appartiene al tutto e al nulla all'unisono.
Esisto e non esisto.
E penso e non penso.
Non ho sete perchè sono dissetata
e non ho fame perchè non ne ho bisogno.
Adesso IO SONO.
Riesco a sentire i vermi che nella terra strisciano e i pesci che si fanno trascinare dalla corrente.
La Natura fluisce attraverso me.
Solo adesso capisco e per la prima volta Sento, Amo, Vivo.
Paradossale che si debba morire per sentirsi per la prima volta vivi.